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I raccordi senza saldatura sono decisamente più sicuri in impianti di tubazioni complessi o in particolari settori come quello chimico e petrolchimico.

I raccordi senza saldatura vengono scelti maggiormente quando si hanno impianti ad alta pressione o che trasportano fluidi ritenuti infiammabili o altamente corrosivi. L’impatto di una rottura, in questa tipologia di impianti, che può essere anche un cedimento in una saldatura, sarebbe disastrosa. Poiché nella progettazione e nella produzione di impianti di tubazioni complessi uno dei primi fattori che il progettista valuta è l’impatto sulla sicurezza che questo impianto può arrecare, i raccordi senza saldatura risultano i più efficienti e sicuri quando ci troviamo davanti impianti di questo genere.

Il raccordo senza saldatura è in sostanza realizzato come corpo unico, questo limita le figure realizzabili, ma sicuramente comporta meno saldature e ciò significa una diminuzione delle probabilità di una rottura dell’impianto ed anche meno problemi di permeabilità che possono portare a delle perdite all’impianto.

I raccordi senza saldatura sono realizzabili attraverso diversi materiali, ma principalmente vengono scelti acciai inossidabili quindi resistenti a alte temperature, ad alta pressione ed ad agenti altamente corrosivi.

Le norme di riferimento per i raccordi senza saldatura

Quando parliamo di raccordi senza saldatura la normativa di riferimento è la stessa che concerne i raccordi a saldare di testa. Nello specifico il riferimento europeo è la norma EN 10253.

Principalmente come riporta la norma sopra citata, il produttore deve accompagnare sempre il materiale usato per i raccordi, e non solo, con certificati di conformità, rilasciati da enti specifici. Questi certificati prevedono un sistema di produzione controllato e prove che possono essere svolte sia dal produttore che da enti esterni. Esistono altre normative che completano la EN 10253 e che definiscono caratteristiche necessarie e specifiche a partire dai materiali speciali sino ai trattamenti esterni per essi.

Come vengono prodotti i raccordi senza saldatura?

Esistono molti metodi per la produzione dei raccordi senza saldatura:

  1. Formatura a caldo
  2. Estrusione a freddo
  3. Idroformatura
  4. Formatura a caldo e a freddo

Le prime due tecniche (1;2) sono tipiche della costruzione di curve, nel primo caso si usa la lavorazione a caldo, mentre nel secondo si impiega la lavorazione a freddo.

Nello specifico, la formatura è una lavorazione a caldo, nella quale la parte di tubo in questione, dopo essere stata tagliata a misura, viene scaldata tanto da renderla deformabile e quindi calzata su un supporto che determina la curvatura desiderata.

Per la costruzione di curve esiste anche un altro metodo, a freddo, che sfrutta il principio dell’estrusione, ovvero la deformazione del tubo che passa attraverso una dima di estrusione che da al tubo la curvatura voluta.

Lidroformatura, invece, è un processo a freddo in cui il braccio centrale del raccordo viene posto in uno stampo avente la forma del pezzo finale desiderato.

Esiste poi, per curvature meno complesse, un processo chiamato formatura a caldo e a freddo partendo sempre da parti di tubo o da dischi di lamiera.

Da ATI srl lavoriamo da oltre trent’anni nel settore dell’acciaio. Il nostro staff con professionalità accompagna il cliente nella scelta dei materiali giusti per la fornitura del progetto. Contattaci e sapremo offrirti il miglior servizio sul territorio.